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Cambiamento climatico
Giornata della Terra 2021: punto della situazione e come migliorare

Giornata della Terra 2021: punto della situazione e come migliorare

Oggi, 22 Aprile, è la 51esima ricorrenza della Giornata della Terra; nata nel 1970 negli Stati Uniti d’America, il suo obiettivo principale è sempre stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica verso più emergenze ecologiche.

Ma qual è il punto della situazione in cui versa il nostro pianeta? E cosa possiamo fare, attivamente, per migliorare il nostro ecosistema naturale?

I problemi più urgenti del pianeta: il punto della situazione

Come sappiamo da tempo, i problemi più urgenti del nostro pianeta sono tre: il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento; quest’ultimo, ad esempio, è causato perlopiù dallo smog e dai componenti in plastica, spesso smaltiti in maniera non adeguata.

Ecco un video che mostra i cambiamenti climatici del nostro pianeta in soli 36 anni:

I dati sulla CO2, purtroppo, non sono incoraggianti: i diritti per l’emissione sono schizzati oltre i 30€/tonnellata sul mercato UE; questo significa che, in 14 anni, c’è stato un raddoppio di prezzo. Per di più, nonostante la pandemia, appena sono re-iniziate le attività industriali, l’inquinamento ha raggiunto picchi altissimi.

Iniziative mondiali per la Giornata della Terra 2021

Quest’anno, la Giornata della Terra ha un tema: Restore our Earth (ripristina la tua Terra). Vediamo insieme, quindi, una serie di iniziative promosse dagli Organi di Stato e dai privati di tutto il mondo.

La posizione dell’America e del presidente Joe Biden

A partire dall’America, luogo che ha dato i natali all’Earth Day, è stato tempestivo l’intervento del presidente Biden; infatti, appena insediato, ha voluto re-inserire l’America nell’accordo di Parigi per il clima.

Le sue parole:

“It’s quite clear that there is a distinctly shared level of ambition. Both countries see this as a crisis. Both countries see the need for action in the 2020s. Both countries see the need to work towards holding the increase in global temperatures to 1.5C”

Joe Biden che sigla nuovamente l’accordo di Parigi

La carbon tax

Un’altra proposta che è stata vagliata da più organi governativi è la Carbon Tax, una tassa su tutte quelle strutture e risorse energetiche che emettono diossido di carbonio nell’atmosfera.

Chiaramente, è oggetto di molte discussioni, perchè si tratta della prima tassa in assoluto che va a richiedere un contributo economico ingente sulle emissioni prodotte da multinazionali e industrie. Chiaramente, la Carbon Tax è prima di ogni cosa uno strumento politico, di politica fiscale.

Iniziative da aziende e marketing ecologico

Terminiamo, infine, parlando del marketing ecologico e di qualche iniziativa che parte dalle piccole imprese.

Partendo dal marketing, numerose le linee su cui si sono mosse le aziende, i brand, le imprese; basta citare, ad esempio, il Doodle di Google dedicato alla Giornata della Terra o anche alle mailing list dei vari negozi che propongono uno sconto (del 15%, 20% o 30%) sugli acquisti effettuati in questa giornata. Molto spesso, poi, i prodotti proposti sono realizzati con materiale riciclato o ecosostenibile.

Continuando con le iniziative dalle aziende, possiamo citare, ad esempio, i saloni di bellezza che propongono prodotti realizzati a km zero, magari con il packaging ecosostenibile. Ma ci sono anche altre posizioni: ad esempio, Rinascente Milano si è impegnata a trasformare i rifiuti in oggetti che siano al contempo elementi di design ed un contributo per l’ambiente.

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