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Cambiamento climatico
La tecnologia CCS e CCU: riutilizzo del Carbonio

La tecnologia CCS e CCU: riutilizzo del Carbonio

Avevate mai sentito parlare della tecnologia CCS e CCU? Vi sveliamo gli acronimi! CCS sta per Carbon Capture and Storage, mentre CCU per Carbon Capture and Utilization. Sono entrambi due sistemi di cattura, stoccaggio e riutilizzo del carbonio. L’obiettivo? Ovviamente, quello di ridurre le concentrazioni di CO2 nell’atmosfera.

Metodi di riduzione e delle emissioni: tecnologia CCS e CCU

Dagli Accordi di Parigi sul clima, il limite di aumento della temperatura è fissato a 2 gradi, perciò tutte le grandi industrie stanno facendo il possibile per rispettare i patti.

Tra i vari metodi per ridurre le emissioni, una strategia sempre più efficace è quella della cattura, stoccaggio e riutilizzo del carbonio. Catturare la CO2 , quindi, serve principalmente a ridurne la concentrazione nell’atmosfera.

La tecnologia CCS e CCU è una delle tante sfumature della strategia di decarbonizzazione. Ma vediamo insieme come funziona e quali sono le principali difficoltà.

Funzionamento e difficoltà nei processi di stoccaggio e riutilizzo del carbonio

La principale difficoltà che si incontra quando si va a catturare e riutilizzare la CO2 è di tipo chimico-fisico. La molecola di anidride carbonica, infatti, è la più stabile fra i composti del carbonio; questo significa che spezzare i legami o legarla ad altre sostanze comporta un dispendio enorme di energia.

Si stanno studiando dei percorsi che ottimizzino questo consumo; tra questi, si avanza la proposta dei liquidi ionici: si tratta di una tecnologia che può intercettare la CO2 dall’atmosfera. Di base, questa proposta rientra nei sistemi elettrochimici di cattura . Un’altra opzione potrebbe essere la riduzione chimica dell’anidride carbonica. Ma come? Per elettrolisi dell’acqua tramite energia elettrica rinnovabile. Spieghiamo meglio: il metanolo che deriva da questa tipologia di produzione potrebbe essere riutilizzato per produrre energia. Ma non solo: potrebbe anche essere usato in via diretta come componente del carburante, verso un risparmio più completo.

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